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Titolo: The Young Pope

Nazione: Italia/Francia/Spagna

Anno: 2016

Con: J.Law, D.Keaton

INTRODUZIONE

La Chiesa è un ambiente in cui, in linea teorica, i rappresentanti dovrebbero essere dediti alla castità e senza peccato.

Eppure non è stato sempre così e non lo è neanche in questo caso, in un certo senso, vediamo perché.

STORIA

The Young Pope è una serie tv italiana, prodotta in collaborazione con Francia e Spagna, che propone una rielaborazione molto fantasiosa della vita e delle vicende legate alla figura di Papa Pio XII.

Lenny Belardo è un giovane orfano, da poco eletto Papa. Ben presto l’uomo inizierà ad imporsi presso l’ambiente clericale, a cominciare dai suoi stessi collaboratori a San Pietro.

La sua prima mossa sarà quella di eleggere come suo Segretario Particolare Suor Mary, una monaca che lo aveva accolto dopo la morte dei genitori.

OPINIONI

Ho appena iniziato a guardare The Young Pope e devo ammettere di trovarlo molto particolare.

Già dalle prime scene questa serie tv si mostra abbastanza interessante, seppure estremamente lenta, ma suppongo che questo sia un tratto caratteristico di quasi tutte le produzioni del regista dietro questa serie, Paolo Sorrentino, più noto in ambito cinematografico e a quanto mi risulta alla sua prima esperienza televisiva.

TECNICAMENTE

In questa serie tv viene messo in mostra, sin da subito, un comparto tecnico abbastanza interessante.

I primi minuti della prima puntata sono totalmente muti, affidati esclusivamente alle immagini, che hanno il compito di introdurre lo spettatore nello sfarzo e nell’atmosfera di un clero ormai corrotto, almeno per quanto riguarda la figura del protagonista.

Il cast è di un certo peso, anche se forse solo per ciò che riguarda Lenny e Suor Mary, interpretati da attori molto noti sul grande schermo.

Un prodotto che, sicuramente, non riesce ad accontentare tutti.

CONCLUSIONE

Come alcuni lavori passati del grande regista, anche in questo caso, si tratta di un prodotto internazionale che, tuttavia, non nasconde il fatto di essere, in parte, italiano.

Sicuramente un discreto punto di orgoglio per tenere alta la bandiere del nostro Paese all’estero.