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Titolo: Bianca come il Latte, Rossa come il Sangue
Nazione: Italia
Anno: 2013
Regia: Giacomo Campiotti
Con F.Scicchitano, A.Weiss

TRAMA
Bianca come il Latte, Rossa come il Sangue è un film che racconta la storia di Leo, un ragazzo con un carattere un po’ particolare, con una strana fobia per il colre bianco e una forte predilezione per il rosso, innamorato di Beatrice, sua compagna di scuola. Un giorno, però, Leo scopre che la ragazza è gravemente malata e da qual momento il suo obiettivo diventerà quello di trascorrere ogni minuto di tempo libero con lei, tentando di renderla felice

OPINIONI
Sinceramente ho apprezzato molto Bianca come il Latte, Rossa come il Sangue, anche se, forse, le tematiche trattate in questo film possono risultare, a tratti, un po’ pesanti, a causa dell’eccessiva sottolineatura su quello che sembra essere il tema portante del film: la malattia e la morte, a discapito di quella che, forse, avrebbe potuto essere una storia d’amore che magari avrebbe meritato maggior approfondimento, in particolare per quanto riguarda il personaggio di Silvia che non sembra avere un ruolo molto incisivo, almeno fino alle ultime scene. Anche la figura del professore, interpretato da Luca Argentero ha un ruolo importante, in quanto appare una sorta di “filosofo che aiuta Leo a riflettere e quasi ad accettare l’inevitabilità di ciò che sta per accadere alla ragazza che ama

TECNICAMENTE
Bianca come il Latte, Rossa come il Sangue è un film che, nonostante la tematica forte e alcuni momenti che potrebbero strappare qualche lacrima ai più sensibili, si dimostra abbastanza maturo e convincente sotto molti punti di vista. La regia è molto curata, la recitazione credibile e le musiche, in parte tratte dal repertorio dei Modà, si dimostrano adatte alla delicatezza dell’argomento trattato, con una piccola citazione dal recente repertorio sanremese del gruppo: la canzone Se si potesse non morire, nel cui video compaiono alcune scene tratte dal film

CONCLUSIONI
Un buon film, con una tematica forte ed impegnativa, che dimostra che il vero amore può superare quasi ogni ostacolo. Sconsigliato agli emotivi, ipersensibili e “dalla lacrima facile”, adatto per gli amanti del cinema italiano e dei film drammatici