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Titolo: Big Fish

Nazione: USA

Anno: 2003

Regia: T.Burton

Con: E.McGregor, J.Lange

INTRODUZIONE

La fantasia ci aiuta ad affrontare gli aspetti più duri della nostra vita, ma quando questa prende il sopravvento, a volte, può portare alla compromissione dei rapporti con le persone che amiamo.

Anni dopo possiamo anche tentare di aggiustare i rapporti con queste persone, riuscendoci solo all’ultimo momento, con enorme fatica.

STORIA

Big Fish è un film che racconta la storia di Will Bloom, cinico unomo d’affari, che viene contattato dal padre, gravemente malato e assente per gran parte della vita del ragazzo.

La storia è narrata direttamente dal punto di vista dell’uomo, assumendo connotati molto particolari, che partono dalla storia di un pesce inafferabile.

OPINIONI

Ho apprezzato abbastanza Big Fish, conosco i film diretti da Tim Burton e ormai ho capito che tutte le sue opere sono molto particolari.

Una delle caratteristiche più particolari delle pellicole dirette da questo regista è l’estetica, molto “chiassosa” e colorata.

Questa caratteristica p leggermente meno presente in questa pellicola, anche se viene mantenuto un aspetto molto particolare e in certi punti quasi surreali e fiabeschi.

TECNICAMENTE

Il comparto tecnico di questo film è molto ben gestito: la regia è molto buona e la fotografia, in alcuni punti, è molto luminosa, mentre in altre scene riacquisisce il suo aspetto “dark”.

Per quanto riguarda le interpretazioni ho avuto il piacere di guardare la pellicola in versione originale, aspetto che ha complicato un po’ le cose, in qianto, trattandosi di inglese americano, alcune battute non risultano molto ben comprensibili.

CONCLUSIONI

Una pellicola molto interessante, surreale e suggestiva.

Se pensate che si tratti di un racconto “epico” di pesca, in stile Il Vecchio e il Mare o Moby Dick dovrete provare a cercare qualcos’altro, perché non è la pellicola giusta, dal momento che il riferimento alla pesca è fortemente simbolico e iperbolico.