CHIAMAMI COL TUO NOME RECENSIONE

Posted on 26 Set 2018 in Attualità


Titolo: Chiamami col tuo Nome
Nazione: Italia
Anno: 2017
Regia: L.Guadagnino
Con: T,Chalamet, A.Hammer

INTRODUZIONE
Il racconto di formazione, da tempo, è diventato anche un genere cinematografico.

Questa volta, però, a differenza di quanto accadeva nei romanzi appartenenti a questo filone, ci troviamo davanti a qualcosa di più profondo e metaforico e ad un argomento in apparenza spinoso trattato in modo delicatissimo.

STORIA
Chiamami col tuo Nome è un film italiano che racconta una storia molto particolare: ci troviamo in un non meglio precisato paesino del Nord Italia, nell’estate del 1983, Elio è un diciassettenne che ha deciso di passare l’estate in una casa per le vacanze con i genitori.

Il padre del ragazzo ospita uno studente straniero, Oliver, che rimarrà con loro per le successive sei settimane.

Dopo un inizio difficile, tra i due nascerà una profonda amicizia, che si trasformerà in un rapporto molto più serio.

OPINIONI
Chiamami col tuo Nome è un film che qualcuno potrebbe definire “LGBT”, ovvero appartenente a  quel sottogenere cinematografico e non solo che, in vario modo, affronta tematiche legate alla sfera della comunità e dei diritti omosessuali.

Logicamente questa è una definizione di superficie, estremamente semplificata, dal momento che, anche quando il rapporto tra i due protagonisti diventa più profonda, le scene di “passione” sono poche e rese in maniera allusiva, per suggerire più che per mostrare.

Di fatto, come sostengono alcuni, è questo il modo giusto di trattare questo “problema”.

TECNICAMENTE
Una cosa che mi ha colpito molto, in questo film, è stata la fotografia, estremamente luminosa e solare, esattamente quello che viene in mente quando si pensa all’estate.

Il discorso sopracitato, poi, viene affrontato con garbo e delicatezza anche dai personaggi adulti, ovvero i genitori di Elio, che si dimostrano estremamente discreti.

CONCLUSIONI
Un film delicato e toccante, che tratta un tema, ancora oggi, per certi versi, tabù, senza ostentare e senza “schierarsi” apertamente.

È così che si dovrebbe parlare di certe questioni nell’industria dell’intrattenimento, rinunciando ai facili stereotipi.


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MATIOSKI SHOW RECENSIONE

Posted on 22 Feb 2018 in Attualità, Cinema, Letteratura, Televisione


Titolo: Matioski Show
Nazione: Italia
Anno: 2018
Condotto da: M.Pozzoli

INTRODUZIONE
Nella vasta gamma di video di “cultura nerd” presenti sulla Rete ce ne sono alcuni che dimostrano che non è sempre necessario avere “ospiti in collegamento” e che si può fare qualcosa di soddisfacente anche semplicemente parlando da soli davanti ad una webcam.

Vediamo un esempio di questi nuovi format, che si aggiunge a quelli analizzati finora.

STRUTTURA
Il Matioski Show è una nuova “trasmissione”, appena arrivata su YouTube, relativa al mondo delle serie tv, del cinema e dei fumetti.

Ogni puntata presenta un argomento centrale, relativo ad uno di questi ambiti, ed è divisa, idealmente, in due parti: la prima a carattere “informativo”, con news ed approfondimenti, la seconda in cui viene dato spazio al pubblico, attraverso la lettura di commenti e/o domande in chat.

OPINIONI
Trovo che questo genere di “trasmissioni” siano molto interessanti, perché approfondiscono argomenti sui quali è relativamente difficile informarsi.

In aggiunta bisogna considerare che il Matioski Show è un format nato da pochissimo tempo e interamente gestito da una sola persona, quindi non è per niente facile!

TECNICAMENTE
Come ogni trasmissione live possono verificarsi problemi tecnici, relativi, ad esempio, ad un cattivo funzionamento della connessione.

In un paio di puntate è capitato, ad esempio, che lo streaming si bloccasse, troncando a metà un discorso.

Purtroppo, in quei casi è impossibile risolvere il problema e la trasmissione risulta frammentata.

È un peccato, ma sono cose che possono succedere e che bisogna tenere in conto, quando si decide di tentare qualcosa del genere.

CONCLUSIONI
Un’altra produzione estremamente settoriale che, nonostante ciò, risulta supportata, con donazioni consistenti, da parte del pubblico.

Nell’idea generale era prevista come appuntamento quotidiano, impossibile da mantenere nei fatti.

Se siete tra quelli che amano le serie tv, il cinema e i fumetti consiglio di dare un’occhiata.


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CINQUANTA SFUNATURE DI GRIGIO RECENSIONE

Posted on 22 Gen 2018 in Attualità, Cinema


Titolo: Cinquanta Sfumature di Grigio
Nazione: USA
Anno: 2015
Regia: S.T.Johnson
Con: D.Johnson, J.Dornan

INTRODUZIONE
Certe volte, in campo letterario, nascono veri e propri “fenomeni”, in altri casi, invece, un’opera diventa tale più che altro, perché, alla sua uscita, scatena un vero e proprio “polverone”, uno scandalo. Hollywood, ovviamente, non può resistere alla tentazione di alimentare le polemiche, vediamo com’è andata questa volta, anche se molti di voi potrebbero già saperlo.

STORIA
Cinquanta Sfumature di Grigio è il primo film tratto da una trilogia di “romanzi per adulti”.

La storia è quella della giovane Anastasia Steele, timida giornalista inviata dalla rivista per la quale scrive ad intervistare il miliardario Christian Gray.

Affascinata dall’uomo Anastasia inizierà una relazione “bollente” che la porterà a scoprire alcuni “interessi particolari” di questa enigmatica figura.

OPINIONI
Da questi pochi dettagli di trama Cinquanta Sfumature di Grigio sembra molto meglio di ciò che è in realtà. Il film, infatti, all’epoca della sua uscita e ancora prima, grazie ai libri, suscitò enorme scalpore, tanto da venire vietato ai minori di quattordici anni.

In realtà comprendo le ragioni di tale precauzione, dato che le scene di “passione” tra i due protagonisti sono abbastanza forti. Nonostante questo vi sono, comunque, dei momenti abbastanza stupidi, simboleggiati, soprattutto, da alcuni dialoghi che, più che connotare il protagonista come un “dominatore” lo fanno apparire un semplice maniaco del controllo.

TECNICAMENTE
A parte la stupidità di alcune situazioni rappresentate, il resto del film si regge abbastanza bene: la regia e la fotografia sono nella media e le musiche sono azzeccate solo nelle scene più “intense”.

CONCLUSIONI
Un film mediocre ed enormemente sopravvalutato, “pompato” grazie ad una campagna marketing che non mantiene esattamente ciò che poteva aver promesso.

Se volete qualcosa di “forte” e siete maggiorenni ci sono altri modi per soddisfare la vostra curiosità.

 

 

 


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YULETIDE LEGENDS-THE BROTHER CLAUS RECENSIONE

Posted on 22 Dic 2017 in Attualità


Titolo: Yuletide Legends-The Brother Claus
Sviluppatore: Dark Magic
Distributore: Big Fish Games
Pubblisher: Big Fish Games
Anno: 2016

INTRODUZIONE
Natale è dietro l’angolo e le storie ambientate in questo periodo dell’anno conservano sempre un’atmosfera molto particolare, quasi magica.

In alcuni casi, però, questi racconti ci portano a scoprire anche “drammi” e lati nascosti di alcuni personaggi conosciuti ed amati da sempre e ormai parte dell’immaginario collettivo e della cultura popolare.

TRAMA
Yuletude Legends-The Brother Claus è un hidden object game che racconta una storia molto particolare, per quanto, forse, non originalissima.

Ci troviamo presumibilmente alla Vigilia di Natale e Tinsel, un non meglio identificato personaggio, viene chiamato da Babbo Natale in persona per aiutarlo a sventare una terribile minaccia: il perfido Varik è fuggito dalla sua prigione e il Polo Nord è in grave pericolo!

GRAFICA
Come è possibile intuire da quanto appena detto finora Yuletide Legends-The Brother Claus è un hidden object game ambientato interamente al Polo, quindi, dal punto di vista grafico, abbiamo elementi molto caratteristici di questo particolare contesto geografico.

Inoltre, sebbene l’espressione Yuletide sia, a quanto pare, intraducibile, si tratta di qualcosa che rimanda chiaramente al Natale, quindi, anche da questo punto di vista, l’atmosfera viene restituita alla perfezione.

ENIGMI
Gli enigmi sono molto semplici, come sempre in questo tipo di giochi, ma non sempre.

Si tratta, comunque di puzzle ben contestualizzati ed integrati nella trama.

INTERFACCIA
Come sempre accade in questi hidden object game l’inventario è situato alla base dello schermo e l’interfaccia in generale è molto intuitiva: il movimento è in prima persona, ma le interazioni sono, come sempre, facilmente identificabili, grazie al cambiamento di forma del cursore.

È presente il classico pulsante di aiuto, che diventa “Skip” nelle sezioni ad enigmi e le aree ad oggetti nascosti sono evidenziate dal buon vecchio scintillio.

Da segnalare, infine, un mini gioco di abbinamento a tre, che ha lo scopo di ricaricare la stella magica, utile per annientare la magia oscura di Varik.

SONORO
Trattandosi di un gioco ambientato al Polo Nord a Natale le musiche sono quelle classiche, con le sonorità tipiche dei sonagli e di altri strumenti simili.

Il doppiaggio, come sempre, è solo in inglese,

CONCLUSIONI
Una storia meravigliosa e sognante per un gioco fantastico.

Ideale per infondere un tocco di atmosfera natalizia ai vostri PC


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DESIGNATED SURVIVOR RECENSIONE

Posted on 21 Dic 2017 in Attualità


Titolo: Designated Survivor
Nazione: USA
Anno: 2016
Con: K.Sutherland, N.McElhone

INTRODUZIONE
Nella storia e nella politica esistono figure con compiti istituzionali di cui nessuno parla.

A volte tali persone possono assumere una particolare rilevanza a causa di una grave tragedia che, in questo caso, investe uno dei simboli più importanti della democrazia.

Vediamo più nel dettaglio, cercando di chiarire meglio quanto appena detto.

STORIA
Designated Survivor è una serie tv che si basa sulla vicenda di Tom Kirkman, Segretario alla Casa e allo Sviluppo Urbano del Presidente degli Stati Uniti.

Una sera, durante un importantissimo discorso, il Campidoglio viene attaccato e quasi tutti i presenti rimangono uccisi, incluso il Presidente stesso.

Toccherà a Tom prendere in mano le redini del potere, suscitando perplessità e invidie che lo porteranno al centro di cospirazioni e possibili attentati.

OPINIONI
Sono circa a metà della prima stagione di Designated Survivor e nonostante non ami particolarmente i thriller politici devo dire che questa serie tv mi sta coinvolgendo abbastanza.

Se devo trovare un difetto posso senz’altro dire che manca una spiegazione della figura del Sopravvissuto Designato, realmente esistente, incaricato di sostituire il Presidente qualora vengano “eliminati” tutti coloro che fanno parte della linea di successione, come in questo caso.

Mi sono dovuto documentare su Internet, dato che, all’interno della storia, questo compito non viene spiegato chiaramente!

TECNICAMENTE
Se parliamo del lato tecnico, senza dubbio questa serie tv, pur non essendo sicuramente un capolavoro, si mostra molto ben realizzata e questo è sicuramente importante, dal momento che si parla di un prodotto di stampo action.

L’interpretazione degli attori pone molto l’accento sul lato umano e anche questo fa apparire anche una figura di rilievo come il Presidente degli Stati Uniti più vulnerabile ed umano, “uno di noi”.

CONCLUSIONI
Una storia molto particolare, che parte da una premessa verosimile e si sviluppa in modo delicato e più realistico, rispetto a tante altre produzioni televisive e cinematografiche sullo stesso tema.

Per una volta anche il ben noto patriottismo americano non da così fastidio.


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GLI ESPORTS ALLE OLIMPIADI?

Posted on 15 Dic 2017 in Attualità, Cultura, Tecnologia, Videogiochi


Con la crescente diffusione della tecnologia cambia anche la considerazione e la concezione di alcune attività e passatempi considerati, fino a pochi anni fa, marginali o “di nicchia”.

In Paesi come l’America o il Giappone, dove gli aspetti tecnologici sono più “sentiti” ed inseriti da tempo nella cultura popolare, con un ruolo sempre più ampio nella società, può capitare di venire a conoscenza di fenomeni particolari, come la vincita milionaria di un montepremi da parte di un ragazzo in una competizione di videogiochi.

Sembra assurdo, invece è realtà, alcuni considerano i videogiochi un vero e proprio sport, con relativi vantaggi e svantaggi: i primi, probabilmente, sono da ricercarsi nella relativa facilità di allenamento, anche se questo, come negli sport tradizionali, richiede molti sacrifici e molte ore di pratica e di allenamento al giorno, oltre a ciò, ovviamente, l’esercizio di questa disciplina comporta un maggior “assorbimento” e decisamente meno tempo per la vita sociale.

Questa lunga introduzione serve semplicemente a far capire quanto certe idee possano contribuire, a volte, a far sentire i “nerd” e gli appassionati di tecnologia e videogiochi meno “soli”.

È recente, infatti, la notizia che il Comitato Olimpico sta valutando l’idea di inserire i cosiddetti esports nell’ambito delle discipline olimpiche, tra le “gare” in programma alle Olimpiadi del 2024.

Da quanto ho capito, a dire la verità, gli esports non entreranno nelle specialità della manifestazione ma, piuttosto, come competizioni “parallele”.

Questa notizia potrebbe illudere tanti appassionati di videogiochi di poter partecipare a queste manifestazioni.

Quello che è certo, però, è che questo tipo di innovazioni, generalmente, sono già state mostrate in alcune produzioni televisive o cinematografiche americane, dove venivano mostrati scontri tra il protagonista di turno e veri “professionisti” e ora, per pochi fortunati, questa possibilità potrebbe diventare concreta.

Non resta che attendere la conferma ufficiale e definitiva.

 


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